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BLACK PACK

poesie e immagini di Cosimo Lopalco, performance di Francesca Foscarini

2019 | 13 x 20 | 72 pagine | 66 fotografie b/n| st. digitale | brossura | 100 copie | £ 12

Black Pack nasce dalla collaborazione tra Cosimo Lopalco e Francesca Foscarini. È la riscrittura in chiave poetica e fotografica di Back Pack, un assolo di danza presentato alla Biennale di Venezia nel 2017 che esplora, all’interno della più ampia trilogia intitolata Good Lack, il tema dell’assenza. Immersi nel nero, colore dell’assenza (di colori), i segni di luce lasciati dai segni del corpo in movimento, dialogando con il bianco della pagina poetica, colore di tutti colori e di tutte le possibilità, inventano (ποιέω- poieō) un mondo nuovo e sorprendente dove la poesia ritrova il senso originale e ampio di mera creazione (ποίησις- poíēsis) e si libera dalla tirannia e dal monopolio del segno linguistico.


POTESSI AMARTI LO FAREI

poesie di Giorgio Marchioro, disegni e colori di Edward Maubert

2019 | 13 x 20 | 36 pagine | 14 acqueforti| st. digitale | brossura | 100 copie | £ 10

La poesia di Giorgio Marchioro sembra arrivare direttamente dai banchi di scuola del secolo scorso, dalle rime pascoliane mandate a memoria, dalle antologie un po’ ingiallite delle biblioteche contadine o operaie: è una poesia di sentimenti popolari e di parole sentimentali che in quei sentimenti e in quelle parole cerca la chiave per leggere il mondo. Ma, seppur devota a quella tradizione che la tiene lontana (e immune) dalla contemporaneità letteraria, è poesia vera, vitale, combattente, che ha rime ricercate e ironiche, immagini di singolare bellezza, e non manca di guizzi di struggente realismo.


R  

favola di Marcomario Guadagni, disegni di Adriano Vessichelli

2013 |  17 x 21 | 44 pagine | 14 disegni | riso & torchio | cucitura a filo | 100 copie | £ 12

R è la storia di una lettera. Di una lettera che vaga nell’infinito mare. Di uno scoglio, di un granchio, di un uomo e di una donna, di una madre e di un figlio; di tutti noi che ci perdiamo e ci ritroviamo. Nel mare. Sempre. Costruita sapientemente dalle enigmatiche parole di Marcomario Guadagni e dalla solare chiarezza dei disegni di Adriano Vessichelli, la breve favola, che si sviluppa in forma di dialogo socratico tra uno scoglio e un granchio, riflette sul senso della perdita come atto costitutivo della lingua e della creazione stessa.